La cucina tradizionale veneziana racconta una storia millenaria fatta di mare, laguna e terraferma, un patrimonio gastronomico che riflette la posizione geografica di Venezia, crocevia di culture e sapori.

Scoprire i prodotti e i piatti tipici veneziani significa quindi intraprendere un viaggio sensoriale attraverso tradizioni secolari che hanno saputo preservare l’autenticità dei sapori del territorio, dalle ricette di pesce fresco ai prodotti degli orti insulari, fino ai dolci che celebrano le festività più importanti.

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Pesci della laguna: i tesori del mare a Venezia

La laguna veneziana è un ecosistema raro che ospita una ricca varietà di prodotti ittici, considerati veri tesori gastronomici. Ogni specie ha la sua stagionalità, rispettata scrupolosamente nella tradizione culinaria locale.

Le vongole della laguna: capparossoli e bevarasse

I capparossoli (Tapes decussatus) e le bevarasse (Chamelea gallina) sono due varietà di vongole tipiche della laguna veneta. I primi, più pregiati e dal sapore intenso, vengono raccolti principalmente in primavera e autunno, mentre le bevarasse, più piccole ma altrettanto saporite, sono disponibili quasi tutto l’anno.

Questi molluschi sono protagonisti indiscussi di gustosi primi piatti come gli spaghetti alle vongole.

Moleche e masanete, i granchi della tradizione

Le moleche – o “moeche” in dialetto veneto – sono piccoli granchi verdi (Carcinus aestuarii) catturati durante la muta, quando il loro guscio è ancora morbido. Disponibili solo in due brevi periodi dell’anno (aprile-maggio e ottobre-novembre), rappresentano una vera prelibatezza stagionale. Le masanete sono invece le femmine con le uova, pescate tra luglio e agosto. Entrambi vengono tradizionalmente fritti e serviti caldi.

Una curiosità interessante riguarda la pesca delle moleche, un’arte antichissima tramandata di generazione in generazione: i pescatori esperti riconoscono i granchi prossimi alla muta solo osservando una sottile linea bianca sul bordo delle zampe, soprannominata “gaetano”, che rappresenta il segno distintivo del momento perfetto per la cattura.

Schie, i piccoli gamberi grigi

Le schie (Crangon crangon) sono minuscoli gamberi grigi che abitano i fondali fangosi della laguna. Questi piccoli crostacei vengono tipicamente serviti con la polenta bianca, in un piatto che rappresenta l’essenza della semplicità e autenticità della cucina veneziana. La loro pesca avviene principalmente nei mesi freddi, quando si avvicinano alle acque più basse.

Il Gò, il pesce del risotto veneziano

Il , nome dialettale del ghiozzo (Zosterisessor ophiocephalus), è un piccolo pesce che vive anch’esso nei fondali della laguna. Nonostante il suo aspetto poco attraente, è l’ingrediente principale del famoso “risotto di gò alla buranella“, piatto emblematico dell’isola di Burano. Il suo brodo concentrato conferisce al risotto un sapore unico e inconfondibile.

Seppie e moscardini

Le seppie della laguna (Sepia officinalis) sono apprezzate per la loro tenerezza e versatilità in cucina. Protagoniste del celebre “risotto nero“, vengono pescate principalmente in primavera.

I moscardini (Eledone moschata), piccoli polpi dalle carni tenere, sono invece perfetti per zuppe e fritture, disponibili soprattutto nei mesi invernali.

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polenta e schie

I primi piatti tipici veneziani

I primi piatti tipici veneziani raccontano l’anima di questo territorio, con ricette che combinano semplicità e ricchezza di sapori, spesso legate alle tradizioni delle isole lagunari.

Risotto di gò alla buranella

Questo risotto rappresenta l’essenza della cucina di Burano. Il viene utilizzato per preparare un brodo saporito nel quale viene poi cotto il riso. La mantecatura finale con abbondante parmigiano e prezzemolo fresco completa un piatto dal sapore intenso.

Bigoli in salsa

I bigoli, o bigoi, sono una pasta fresca ruvida di origine Veneta, simili a grossi spaghetti, tradizionalmente preparati con farina di grano tenero e acqua. La “salsa” è un condimento a base di cipolle stufate e acciughe salate, una combinazione semplice ma dal sapore deciso che risale all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia.

Il nome di questa tipologia di pasta deriva dal termine dialettale veneto “bigàt” che significa “bruco”, nome associato alla loro forma che ricorda quella di un verme o di un piccolo bruco.

Spaghetti alle vongole veraci

Questo piatto di spaghetti è un classico intramontabile della cucina veneziana, con le vongole veraci della laguna protagoniste assolute. La versione tradizionale prevede un condimento essenziale con aglio, prezzemolo, olio extravergine e un tocco di peperoncino, per esaltare il sapore naturale dei molluschi.

Risotto al nero di seppia

Il risotto al nero di seppia è un piatto dall’aspetto particolare e dal sapore intenso.

In questo primo, il nero di seppia non è solo un colorante naturale ma apporta un caratteristico sapore di mare; inoltre, la consistenza cremosa del risotto contrasta piacevolmente con la tenerezza dei pezzi di seppia, rendendolo uno dei piatti più caratteristici e apprezzati del territorio veneziano.

Pasta e fasioi (versione di mare)

A differenza della versione più diffusa nel Veneto, a Venezia la “pasta e fasioi” si arricchisce spesso con frutti di mare o crostacei. I fagioli, generalmente della varietà borlotti, si sposano con cozze, vongole o gamberetti, creando un piatto sostanzioso e ricco di sapore.

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spaghetti alle vongole

I secondi piatti imperdibili

I secondi piatti della tradizione veneziana celebrano principalmente le ricchezze del mare, con tecniche di preparazione centenarie, nate molto spesso dall’esigenza di conservare il pesce.

Sarde in saor

Questo piatto emblematico della cucina veneziana consiste in sarde fritte e poi marinate con cipolle soffritte, uvetta, pinoli e aceto. Il “saor” (sapore) era originariamente un metodo di conservazione del pesce per i lunghi viaggi dei marinai veneziani.

Oggigiorno è uno degli antipasti più conosciuti della laguna, che si apprezza maggiormente dopo almeno un giorno di riposo.

Baccalà mantecato

Nonostante il merluzzo non sia un pesce locale, il baccalà mantecato è diventato un simbolo della gastronomia veneziana. In questa preparazione, lo stoccafisso viene ammollato, cotto e poi battuto energicamente con olio d’oliva versato a filo, fino a ottenere una crema soffice e vellutata, tradizionalmente servita con polenta.

La sua origine è dovuta al nobile Pietro Querini che, nel 1432, dopo un naufragio alle isole Lofoten in Norvegia, tornò con questo nuovo metodo di conservazione del merluzzo, rivoluzionando la cucina locale.

Fegato alla veneziana

Un piatto di origini antichissime, già apprezzato dai Romani, è il fegato alla veneziana.

In questa preparazione, il fegato di vitello viene tagliato a fettine sottili e saltato rapidamente in padella con abbondante cipolla dolce caramellata. L’aggiunta finale di aceto balsamico o vino bianco crea un equilibrio perfetto tra il sapore intenso del fegato e la dolcezza delle cipolle.

Fritto misto dell’Adriatico

Con una celebrazione dei prodotti dell’Alto Adriatico, questo piatto di fritto misto include generalmente calamari, gamberetti, sardine e piccoli pesci di laguna, tutti impanati leggermente e fritti alla perfezione. La versione veneziana si distingue per la leggerezza della pastella e per l’uso di pesce rigorosamente fresco.

Seppie in nero con polenta

In questo piatto, le seppie vengono cucinate nel loro stesso inchiostro, creando una salsa densa e saporita dal colore intensamente nero. Servite con polenta gialla o bianca, rappresentano un piatto dal forte contrasto cromatico e dal sapore deciso che incarna l’essenza della cucina lagunare.

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frittura

Le verdure degli orti lagunari

Nelle isole della laguna veneziana fioriscono orti che regalano verdure di qualità straordinaria, nutrite da un terreno speciale arricchito dalla salsedine e coltivate secondo antiche tradizioni locali.

Un esempio eccellente è l’azienda agricola Biologica I&S Farm di Sant’Erasmo, dove l’agrichef Silvia crea esperienze gastronomiche utilizzando prodotti biologici e miele, accompagnati da una selezione di vini del territorio. Passeggiare tra questi orti significa intraprendere un viaggio sensoriale nei sapori autentici della laguna, vivendo un racconto fatto di storia e tradizione agricola in perfetto equilibrio con la natura circostante. Il Camping Ca’Savio, per esempio, ha il piacere di proporre questa esperienza unica ai propri ospiti, arricchendo il loro soggiorno con un’immersione nella cultura gastronomica locale.

 Il carciofo violetto di Sant’Erasmo

Il carciofo violetto coltivato nell’isola di Sant’Erasmo è un prodotto d’eccellenza della laguna veneziana. Caratterizzato da un colore violaceo e da foglie tenere e carnose, viene tradizionalmente consumato crudo con un filo d’olio e limone, o leggermente scottato. La sua stagione va da aprile a giugno.

Le castraure primaverili

Le castraure sono i primi germogli del carciofo violetto, raccolti per permettere alla pianta di sviluppare meglio i carciofi successivi. Particolarmente tenere e prive di peluria interna, rappresentano una vera prelibatezza primaverile, disponibili solo per poche settimane all’anno.

Il loro nome “castraura” deriva dal verbo “castrare“, poiché questi primi carciofi vengono tagliati (appunto, castrati) dalla pianta per favorire lo sviluppo degli altri boccioli.

Gli asparagi di Giare

Gli asparagi coltivati nella località di Giare, nella laguna sud, sono caratterizzati da un sapore delicato e da una consistenza tenera. Disponibili da marzo a maggio, vengono tradizionalmente serviti con uova sode o come accompagnamento per risotti primaverili. È possibile trovarli freschi presso i mercati settimanali di Cavallino-Treporti.

I bruscandoli spontanei

I bruscandoli sono i germogli primaverili del luppolo selvatico che cresce spontaneamente nelle aree lagunari. Raccolti tra marzo e aprile, hanno un sapore amarognolo che ricorda vagamente gli asparagi, e vengono utilizzati per preparare risotti, frittate e zuppe, rappresentando un esempio perfetto di cucina stagionale e sostenibile.

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Ca Savio Laguna-orto

Specialità gastronomiche della laguna veneta: dolci e vini del territorio

La tradizione dolciaria e vinicola veneziana completa il quadro di una cultura gastronomica ricca e variegata, con prodotti che riflettono la storia millenaria della Serenissima.

Baicoli e bussolai

I baicoli sono biscotti secchi, sottili e leggermente dolci, creati originariamente per i lunghi viaggi dei marinai veneziani. I bussolai, invece, sono biscotti tipici dell’isola di Burano, dalla caratteristica forma a ciambella o ad “S”, friabili e profumati di vaniglia e limone. Entrambi sono perfetti per essere inzuppati nel vino dolce locale.

I vini della tradizione veneziana

La secolare tradizione vitivinicola veneziana comprende diverse varietà, tra cui il Raboso, vino rosso robusto e tannico prodotto nell’entroterra, e il Verduzzo, un bianco dal caratteristico sapore leggermente dolce.

Particolarmente pregiato è il Dorona, antico vitigno autoctono veneziano quasi scomparso e recentemente recuperato, che produce un vino dorato dal sapore intenso e aromatico, coltivato principalmente nell’isola di Sant’Erasmo.

Il prosecco del territorio

Le colline dell’entroterra veneto, in particolare nell’area di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio UNESCO dal 2019, sono la culla del Prosecco, vino spumante rinomato in tutto il mondo.

La variante Cartizze, prodotta in una piccola area di soli 107 ettari, rappresenta l’eccellenza assoluta di questo vino fresco e fruttato.

Dolci tipici delle festività

Ogni festività veneziana ha i suoi dolci caratteristici: dalla Fugassa pasquale (focaccia dolce) alla Pinza dell’Epifania, dai Galani e Frittelle di Carnevale ai Baicoli della festa del Redentore. Questi dolci raccontano la storia e le tradizioni di una città che ha sempre celebrato i momenti importanti anche attraverso la gastronomia.

Dove mangiare piatti tipici a Venezia

Per assaporare l’autentica cucina tradizionale veneziana, è fondamentale scegliere i luoghi giusti, lontani dai circuiti turistici più battuti.

I bacari storici

I bacari sono piccole osterie tipiche veneziane dove si serve vino sfuso e “cicchetti“, piccoli assaggi della tradizione locale come polpette di carne o pesce, crostini con il baccalà mantecato o sarde in saor. E un “bacaro tour” a Venezia rappresenta il modo migliore per scoprire la vera anima gastronomica della città, perché si assaggeranno diverse specialità in un’atmosfera informale e autentica.

Il mercato di Rialto

Il mercato di Rialto, attivo da oltre mille anni, è il cuore pulsante della gastronomia veneziana.

Aperto dalle prime ore del mattino, questo storico mercato all’aperto ospita due aree principali: la pescheria, dove i pescatori locali vendono il pescato fresco giornaliero proveniente dalla laguna e dall’Adriatico, e l’area ortofrutticola, ricca di prodotti stagionali coltivati nelle isole lagunari come Sant’Erasmo.

Il mercato, aperto dal martedì al sabato, dalle 7:30 alle 12 circa, è frequentato sia dai veneziani che dai ristoratori locali e rappresenta un punto di riferimento per l’approvvigionamento quotidiano e per comprendere concretamente la tradizione culinaria lagunare.

Le osterie tipiche

Le autentiche osterie veneziane propongono menu stagionali basati sui prodotti freschi della laguna. Lontano dalle zone più turistiche, questi locali mantengono vive ricette centenarie, offrendo un’esperienza gastronomica genuina.

Non serve però spingersi fino a Venezia per assaporare l’autentica cucina locale: a Cavallino, a pochi passi da Ca’Savio, si trovano eccellenti alternative dove gustare la tradizione gastronomica veneziana in un’atmosfera più raccolta e a prezzi più accessibili.

Per un’esperienza culinaria di qualità, l’Agriturismo alle Saline propone piatti a chilometro zero realizzati con prodotti dell’azienda agricola, mentre il ristorante Mangiastorie a Cavallino offre un menu che racconta la storia del territorio attraverso ricette autentiche.

Venezia a due passi dal Camping Ca’Savio

Dal Camping Ca’Savio, l’autentica esperienza gastronomica veneziana è a portata di mano.

La sua posizione gli permette di raggiungere facilmente Venezia e le isole della laguna, per un viaggio alla scoperta dei sapori più autentici del territorio. È infatti possibile partecipare a escursioni organizzate che combinano visite culturali e soste gastronomiche, per un’immersione completa nelle tradizioni culinarie veneziane.

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